Incontro del 10 giugno 2017

La gita di fine semestre: 
a Santa Fiora (GR) nell’area del Monte Amiata
sabato, 10 giugno 2017

Forse il viaggio è stato un po’ lungo per consumarsi in un’unica giornata, ma, come suol dirsi, ha consentito ai partecipanti di socializzare.  Di raccontarsi come accade di rado quando non si ha proprio nient’altro da fare.
A Santa Fiora con il Presidente dell’Associazione, dott. Luca Verdone, ci ha accolti il giovane sindaco, avv. Federico Balocchi. “Ma ho iniziato a fare esperienze politica e amministrativa molto presto”, ci rassicura.
Il Sindaco generosamente è rimasto con noi per l’intera giornata, affiancando la nostra guida, Carla Benocci, e facendoci scoprire i mille scorci inediti di una città, seppur piccola, ben più ricca di quanto non ci aspettassimo.
Prima di tutto il Palazzo Sforza Cesarini*.  Fu costruito nel 1575 sulle preesistenti strutture fortificate della rocca. Rappresenta uno degli esempi più interessanti di dimora signorile del territorio toscano. In qualità di residenza ducale svolgeva funzioni di capitale di un piccolo stato, la Contea Sforzesca, al confine tra  il Granducato mediceo e lo Stato Pontificio, dotato di grande autonomia fino al 1860.
Oggi per la maggior parte ospita il municipio di Santa Fiora.
All'interno pregevoli sono lo stemma sforzesco originale in legno dorato, conservato nella Sala del Popolo e due cicli di affreschi seicenteschi. L'uno illustra "Le quattro stagioni" e si trova nell'attuale ufficio del sindaco, mentre nell'anticamera si trova "Le ore del giorno". All'interno del palazzo sono poi custodite la collezione dei "palii delle contrade", la campana civica risalente alla metà del XVI sec. ed altre opere pittoriche della collezione municipale.
Quindi  la Chiesa della Madonna delle Nevi, detta anche della Pescina. E’ situata nel terziere di Montecatino ed è incassata nel muro di cinta della Peschiera di Santa Fiora.
La particolarità di questa chiesa è quella di sorgere nel punto in cui sono situate le sorgenti del fiume Fiora, visibili sotto il pavimento in vetro dell'edificio. Costruita prima del 1640 nel luogo dove era posto un tabernacolo con l'immagine della Vergine, conserva all'interno alcuni interessanti affreschi sovrapposti, portati alla luce da recenti restauri, attribuibili al pittore Francesco Nasini. Sulla facciata è stata collocata sotto l'oculo una robbiana raffigurante le sante Flora e Lucilla.
La Pieve delle Sante Flora e Lucilla è situata nel terziere di Castello. Risale al 1142 ( forse la prima edificazione risale addirittura all'860). Fu ampliata nel XV secolo, con l'aggiunta della cappella Sforza e, in quello successivo, con la trasformazione della cappella Sforza nel cappellone del Santissimo Sacramento.
Sulla facciata, al di sotto del rosone,  è collocato lo scudo araldico con gli stemmi di Mario I Sforza, conte di Santa Fiora  e di Fulvia Conti dei conti di Segni e di Valdimontone, che avevano contratto matrimonio nel 1548.
Nel 1792 furono aggiunte le navate laterali e sulla facciata venne spostato il portale cinquecentesco del cappellone del Santissimo Sacramento.
All'interno, sono conservate numerose opere d'arte di grande interesse, primo fra tutte, il ciclo delle celebri robbiane, terracotte rinascimentali dell'artista Andrea della Robbia, eseguite tra il 1464 e il 1490.
Il rientro,  “stanchi ma contenti”, si è svolto con la consueta puntualità e con il desiderio di ritornare, almeno per due giorni., 

Carla Benocci, Il Palazzo Sforza Cesarini di Santa Fiora, C&P Adver Effigi, Arcidosso (GR), 2016